Imu, scaduto ieri il termine per il pagamento

E’ scaduto ieri il termine ultimo per il pagamento della prima rata dell’Imu. I proprietari di prima casa corrisponderanno una quota pari al 50 per cento o a un terzo, a seconda che scelgano l’opzione in due o tre rate. Ma mentre il tempo stringe, i contribuenti continuano a chiedere chiarimenti al Fisco. Se due coniugi risiedono in due immobili diversi dello stesso comune, uno di questi sarà considerato seconda casa e non godrà delle agevolazioni previste. La situazione cambia se gli immobili si trovano in due comuni diversi, quindi se i due coniugi risiedono in due case diverse non per eludere le norme tributarie, ma per esigenze lavorative. In presenza di figli di età inferiore a 26 anni, godrà delle detrazioni aggiuntive il coniuge col quale ifigli dimorano e risiedono.

Nel caso in cui due persone siano comproprietarie di un immobile, ma una viva in un’altra abitazione, solo quella che vi risiede e dimora potrà usufruire delle detrazioni come prima casa. L’altro comproprietario dovrà corrispondere l’imposta piena per la quota di sua competenza.

 

 

Ristrutturazioni, ossigeno alle imprese con l’aumento dei bonus al 50%

ristruttarzioneImpennata degli interventi di ristrutturazione con l’aumento della detrazione dal 36% al 50%. È la previsione che Angasia ha fatto dopo l’annuncio del probabile innalzamento degli incentivi e del tetto di spesa incentivabile fino al 2014, contenuto nel decreto urgente predisposto dal Ministro delle Infrastrutture per la ripresa e lo sviluppo. Il decreto, che contiene anche la proroga di un anno del bonus fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica, deve essere discusso in questi giorni per fare i conti con le risorse pubbliche a disposizione. Se le aspettative degli addetti ai lavori venissero confermate col varo definitivo del decreto legge, per Angaisa le ristrutturazioni aumenterebbero del 12%. In particolare verrebbero “ripescati” i grandi interventi, che solitamente sono a maggiore rischio di evasione. Tenendo conto anche delle componenti negative congiunturali, l’impatto complessivo per l’edilizia potrebbe aggirarsi sui 4 miliardi di euro.

Efficienza negli impianti della PA, dal Consip bando da 1 mld

Circa un miliardo di euro per il miglioramento energetico degli impianti termici e di quelli per il raffrescamento della Pubblica Amministrazione. Potrebbe ammontare a tanto la cifra che, come emerge da indiscrezioni di stampa, dovrebbe essere messa a disposizione dal Consip, società del ministero dell’Economia che agisce come centrale acquisti della PA, in un bando per l’affidamento del Sie, Servizio Integrato Energia per le Pubbliche amministrazioni.

Il bando mira a dotare la Pubblica Amministrazione di una manutenzione efficiente degli impianti, elemento che consentirebbe di raggiungere un risparmio di circa 91 milioni di euro l’anno, affidando a un unico gestore le attività di gestione, conduzione e manutenzione degli impianti.

La gara, da aggiudicare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, è suddivisa in 12 lotti geografici, il cui valore massimo totale è pari a 895 milioni di euro. Per ogni lotto è prevista la possibilità di ordinativi aggiuntivi fino a 89,5 milioni di euro. In questo modo, quindi, il valore del bando sale a 984,5 milioni di euro.

Sarà stipulata una convenzione con l’aggiudicatario di ciascun lotto ai sensi della quale il fornitore si impegna ad accettare gli ordinativi di fornitura principali e quelli eventuali supplementari emessi dalle pubbliche amministrazioni.

In tutto, l’appalto avrà una durata di 24 mesi dalla data di attivazione della convenzione, mentre i singoli contratti di fornitura, avranno una durata di 6 anni.

Durc, le Stazioni Appaltanti non possono valutare la gravità delle violazioni

durc moduloIl Durc è insindacabile. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con la sentenza 8/2012 con cui è stato ribadito che le violazioni degli obblighi contributivi possono essere accertate solo dall’ente previdenziale competente.

In caso di violazione non grave, l’ente previdenziale rilascia il Durc. Ad ogni modo il giudizio dell’ente competente è vincolante per le Stazioni Appaltanti, che a detta del CdS non hanno né la competenza né il potere di valutare, caso per caso, la gravità della violazione previdenziale.

In caso di violazione grave il documento unico di regolarità contributiva non viene rilasciato e in ogni caso la Stazione Appaltante deve rimettersi a quanto deciso, senza poter avanzare ipotesi che possano indurre all’esclusione di un’impresa da una gara.

Per confermare la sua tesi, il CdS ha affermato che il DM 4 ottobre 2007 del ministero del lavoro aveva già chiarito le competenze per la valutazione degli obblighi contributivi. Sulla stessa lunghezza d’onda si è posto il Decreto legge Sviluppo 70/2011, che ha precluso alle Stazioni Appaltanti il potere di sindacare il contenuto del documento unico di regolarità contributiva, non solo per le gare successive alla sua entrata in vigore. Ciò non significa che la norma abbia una efficacia retroattiva, ma un orientamento comune di Consiglio di Stato e Tar ha esteso l’insindacabilità del Durc e l’impossibilità di determinare cosa si intenda per violazione grave anche agli appalti precedenti all’entrata in vigore del decreto.

Imu, sulla detrazione per i figli decide la proprietà

È ai nastri di partenza la nuova imposta municipale sugli immobili. La prima rata dell’Imu dovrà essere pagata entro lunedì 18 giugno e intanto i contribuenti chiedono agli esperti del Fisco nuove delucidazioni.

I proprietari di un immobile destinato ad abitazione principale oltre alla detrazione di 200 euro possono usufruire di uno sconto di 50 euro per ogni figlio convivente di età non superiore ai 26 anni. Non è necessario che il figlio sia fiscalmente a carico del genitore. Le uniche condizioni previste dalla normativa sono l’età, la dimora abituale e la residenza anagrafica nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

La detrazione aggiuntiva di 50 euro per figlio è collegata alla proprietà, indipendentemente dalla quota detenuta. Ad esempio, due coniugi proprietari al 50 per cento dell’abitazione usufruiscono entrambi del bonus. La situazione non cambia se uno dei due coniugi possiede una quota di proprietà minore, ad esempio il 25 per cento.

Al contrario, come specificato di recente in una circolare esplicativa del Ministero dell’Economia, non gode di nessun beneficio il proprietario di un’abitazione che vi risiede e dimora con la convivente non proprietaria, neanche in quota parte, e il figlio di lei.

Cantieri Italia, annunciati 100 miliardi per la ripresa

E’ nato Cantieri Italia, il nuovo sito web che fa capo al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per favorire la crescita e colmare il ritardo infrastrutturale. Su Cantieri Italia sono pubblicate le normative di settore e tutte le opere finanziate dal Cipe, con la descrizione delle tempistiche e degli stati di avanzamento dei lavori, in modo che i cittadini possano capire come vengono usate le risorse pubbliche.
L’impegno per la ripresa economica attraverso le infrastrutture è stato confermato dal Ministro Passera, che ha annunciato iniziative legislative che hanno come obiettivo l’attivazione di 100 miliardi di euro, cioè circa il 5-6% del pil. Come riferito dal Ministro, al momento i progetti approvati dal Cipe, con opere confermate, e il piano per il Sud riguardano 27,7 miliardi di euro, con una ricaduta positiva in termini di 400 mila posti di lavoro. Tra il 2012 e il 2013 si prevedono altri lavori per 24,5 miliardi, di cui circa 6,7 miliardi ancora da reperire. Per opere identificate e in corso di approfondimento per essere cantierabili tra il 2014 e il 2015 si prevedono infine altri 50,9 miliardi.

Progettisti, disponibile nuova convenzione assicuratuva

Firmata la convenzione tra Inarcassa, Lloyd’s e Willis per la copertura assicurativa Responsabilità Civile Professionale degli ingegneri e architetti libero professionisti . Continua a leggere

Dl protezione civile, l’Inu sull’assicurazione antisismica degli edifici

Positivo il giudizio dell’Inu, Istituto nazionale di urbanistica, sul decreto legge 59/2012 sul riordino della protezione civile. La norma introduce l’assicurazione volontaria per gli immobili danneggiati da eventi sismici, il ridimensionamento dei poteri speciali della Protezione civile, la temporalità non-illimitata dello stato di emergenza, l’idea di favorire e accompagnare il processo di trasferimento delle competenze attribuite in fase di emergenza all’interno dei processi di gestione ordinaria, fino al coinvolgimento delle Regioni. Rimane invece negativa per l’INU l’idea di legare la questione del finanziamento all’accisa sui carburanti perché rimanda alla straordinarietà delle misure e non all’ordinarietà con cui si dovrebbe attuare la prevenzione.
Sul fronte dell’assicurazione volontaria degli edifici, L’Inu rileva che senza incentivi la misura potrebbe non avere effetti sulla riduzione della vulnerabilità diffusa. L’assicurazione degli immobili privati contro il rischio sismico per l’Inu dovrebbe essere intesa come complementare e non sostitutiva delle politiche nazionali e locali di prevenzione sismica.

Fondo Kyoto e riduzione delle emissioni, le strategie del Ministero dell’Ambiente

Il Ministero dell’Ambiente pensa al rifinanziamento del Fondo Kyoto, che sostiene gli interventi per rinnovabili ed efficienza energetica. Gli saranno destinati i ricavi delle aste delle quote di CO2, con cui dal 2013 al 2020 saranno regolati i diritti di emissione delle imprese soggette all’emission trading, in base alla Direttiva 2003/87/Ce, recepita dal D.lgs 216/2006.
Secondo quanto si apprende da fonti di stampa, almeno il 50 per cento dei proventi delle aste sarà convogliato verso attività volte alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
La metà di questa somma andrà al Fondo Kyoto, ma anche alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie a bassa emissione di carbonio e alle attività forestali e agricole per l’aumento dell’assorbimento di carbonio.

Professionisti, un network per il cambiamento

Dare possibilità lavorative agli under 40. È l’obiettivo dei giovani ingegneri, che il 21 aprile hanno partecipato ad un incontro promosso dall’Ordine degli ingegneri per mettere in rete le esperienze realizzate in Italia dai singoli Ordini professionali e avviare una più ampia partecipazione dei giovani iscritti alla vita ordinistica. Come spiegato dal vicepresidente del Cni Gianni Massa, l’obiettivo è quello di creare non solo una maggiore partecipazione, ma anche dare spazio alle nuove idee e al confronto su temi di rilievo, come ad esempio la salvaguardia del territorio. Si pensa quindi alla creazione di un portale, per la condivisione delle esperienze e delle informazioni, e a borse di studio per le tesi più interessanti. Secondo il presidente del Cni Armando Zambrano, le idee potranno servire a tracciare il nuovo percorso in vista del rinnovamento che gli ordini professionali devono compiere entro il 13 agosto.