Grandi numeri per l’Italia sui consumi da energie rinnovabili

Il GSE “Gestore Servizi Energetici” ha pubblicato due studi dedicati alle energie rinnovabili: “Fonti Rinnovabili in Italia e in Europa, verso gli obiettivi al 2020″ e “Città sostenibili: buone pratiche nel mondo”.

Nel primo studio, che analizza i consumi provenienti da energie pulite nei paesi UE, l’Italia si posiziona al terzo posto per consumi alimentati da energie green, con 21,1 Mtep (unità di misura che indica la quantità di energia sprigionata dalla combustione di un milione di tonnellate di petrolio grezzo). Rispetto ai 195 Mtep complessivamente consumati dall’Europa, il nostro paese rappresenta circa l’11% di tutta l’energia da fonte rinnovabile consumata, dopo Germania e Francia.

Anche il dato dei consumi energetici da fonti rinnovabili è migliore rispetto alla media europea (17,04%), raggiunge infatti la quota pari al 17,41% (superando la percentuale prevista dalla direttiva europea 2009/28/CE per l’Italia).

I consumi elettrici secondo lo studio sono pari al 34,01%: un valore di quasi 5 punti percentuali maggiore rispetto al 29,60% della media europea. Il nostro paese resta in linea con gli altri dell’UE per quanto concerne il settore termico, con una percentuale de 18,88% rispetto alla media del 19,06% e nel settore dei trasporti, con una percentuale del 7,24% (la media europea è del 7,13%).

Considerando invece i consumi complessivi di energia comprese le fonti fossili, l’Italia si posiziona al quarto posto coprendo il 10,6% del totale europeo.

Lo studio inoltre analizza anche la situazione delle singole regioni italiane, sottolineando che sono già stati raggiunti gli obiettivi, in termini di quota dei consumi finali lordi di FER (fonti di energia rinnovabile), stabiliti per il 2016. Alcune Regioni hanno persino superato il valore previsto al 2020 o si sono attestate su valori appena più bassi.

Il secondo studio pubblicato dal GSE, analizza invece le buone pratiche messe in atto dai centri urbani, fondamentali per poter raggiungere un’economia green e lo sviluppo sostenibile. Il documento riporta alcuni esempi concreti di buone pratiche per la sostenibilità dei centri urbani potenzialmente replicabili.

Alcuni esempi sono i progetti di Milano come l’Area C, la nuova linea della metropolitana e il Pass Mobility, misure che hanno assicurato la riduzione dell’uso della macchina del 30% e che hanno permesso alla città di vincere nel 2015 l’Eurocities Award. Parigi invece dopo la COP21 ha avviato una serie di piani a sostegno della mobilità elettrica. Zurigo infine è al primo posto nel 2016 per il Sustainable Cities Index relativo alle buone pratiche di sostenibilità urbana.