Appalti, nei raggruppamenti va sempre indicata la quota di servizio che compete alla singola impresa

appaltiAnche nel caso di raggruppamenti di imprese di tipo orizzontale c’è l’obbligo di indicare le parti che competono alla singola impresa. Lo sostiene il Consiglio di Stato con la sentenza 26/2012, con cui ha fatto chiarezza sull’applicazione dell’articolo 37 del Codice Appalti ai raggruppamenti in cui tutti gli operatori riuniti svolgono lo stesso tipo di mansioni.

Il CdS ha sottolineato che in base al Codice appalti, nelle gare per l’aggiudicazione di servizi l’offerta deve specificare le parti del servizio che saranno eseguite dai singoli operatori riuniti o consorziati.

Sulla base della regola espressa nella norma, il Consiglio di Stato ha affermato che la regola deve essere applicata a tutte le Ati orizzontali e verticali in modo che quote dell’appalto non siano eseguite da soggetti privi delle capacità tecnico organizzative ed economico-finanziarie indicate dal bando.

Le parti del servizio che il singolo soggetto dovrà svolgere possono essere indicate in modo descrittivo o quantitativo, attraverso l’utilizzo delle quote in termini percentuali.

 

Appalti, iniziative a favore della trasparenza

Appalti pubblici più trasparenti. Possibile con gli Open Data, seguendo un modello già consolidato a livello internazionale. Gli open data forniscono ai cittadini informazioni sulla gestione degli appalti pubblici e sulla presenza di possibili conflitti di interesse, tentando di mettere il sistema al riparo dalla corruzione.

Come emerge da fonti di stampa, le banche dati on line sugli appalti pubblici sono numerose, ma normalmente non sono open data. Significa cioè che anche quando l’accesso è gratuito e il servizio non è pensato solo per le aziende in cerca di appalti, i dati non sono disponibili con licenze aperte. Ad esempio, il servizio Visto, Visualizzazione interattiva della stima dei tempi delle opere, calcola le fasi di attuazione dei lavori. In Italia al momento esistono programmi per la verifica delle spese nei Comuni. Non sembrerebbero esserci invece iniziative per contro il conflitto di interesse.

 

Appalti: definite le linee guida Itaca per i prezziari di riferimento

Il Consiglio Direttivo di Itaca ha adottato le linee guida per la definizione del prezziario regionale di riferimento in materia di appalti pubblici. Il documento nasce dall’esigenza di uniformare e omogeneizzare le metodologie e l’analisi dei prezziari regionali per fornire un metodo condiviso agli operatori del settore.
Lo schema utilizza la norma UNI 11337/2009 che ha infatti l’obiettivo di creare un sistema univoco per il riconoscimento di soggetti e attività in grado di far orientare tutti gli addetti del mondo delle costruzioni.
Le linee guida individuano uno schema tipo di voci di prezziario significative per le opere pubbliche e i materiali ad alta prestazione ambientale. Il programma Itaca prevede inoltre di fornire parametri di costo cui fare riferimento per le opere pubbliche, ma anche la definizione di un sistema informativo di gestione del prezziario regionale.

Aperto l’accesso ai contributi per produrre energia da fonti rinnovabili

(Sono esclusi i fotovoltaici)

Come da indicazioni del Decreto Ministeriale dello scorso 23 giugno, si sono aperti il 30 agosto i Registri e le Procedure d’Asta per l’accesso ai meccanismi di incentivazione per la produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili (ma diversi da quelli fotovoltaici). Si tratta di incentivi per complessivi 435 milioni all’anno, riservati a impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di interventi di potenziamento o di rifacimento ed entrati in esercizio dal 1° gennaio 2013.

I Registri si chiuderanno alle 21 del 28 ottobre 2016, mentre le Procedure d’Asta si chiuderanno alla stessa ora del 27 novembre 2016.
Verranno accettate soltanto le richieste pervenute in via telematica tramite l’applicazione informatica FER-E (all’indirizzo web https://applicazioni.gse.it/GWA_UI/).

Le graduatorie degli impianti rientranti nei contingenti di potenza incentivabili saranno stilate dal gestore (il GSE) sulla base dei dati dichiarati dai Soggetti Responsabili: nel compilare la dichiarazione sostitutiva, si suggerisce loro di compilare una breve nota riportante le assunzioni in base alle quali la dichiarazione stessa è stata resa, così da circoscrivere le contestazioni e le relative conseguenze in caso di accertata dichiarazione non veritiera.

Questo il dettaglio dei contributi: 105 milioni di euro per la valorizzazione energetica delle biomasse; 98 per tecnologie innovative nel solare termodinamico; 85 milioni per l’eolico on-shore e 10 milioni per l’off-shore; 61 milioni di euro per l’idroelettrico e 37 milioni per la geotermia; 29 milioni infine per i “rifacimenti”, cioè le bonifiche e le riqualificazioni di vecchie centrali.

Antitrust contro l’equo compenso

Il Garante della Concorrenza e del Mercato ritiene che l’equo compenso violi i principi concorrenziali e la libera trattativa: immediate le reazioni.

Antisismica: nuovi corsi su strutture in C.A. e C.A.P.

Beta Formazione mette ora a disposizione online due nuovi corsi sulle strutture antisismiche in cemento armato, rivolti soprattutto ai tecnici del settore.

C’è ancora troppa incompetenza digitale

Molti cittadini italiani non usano internet e il Paese è lento ad aggiornarsi e ad evolversi. E poi c’è il ritardo dell’intera filiera della formazione.

Anche i geometri tra i soggetti abilitati alle successioni online

Con una circolare pubblicata in data 8 febbraio 2017 il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati ha rassicurato i propri iscritti circa la possibilità di utilizzo della nuova procedura online per le dichiarazioni di successione. Dunque anche i geometri saranno tra le figure professionali abilitate alla compilazione e all’invio delle successioni con le nuove modalità previste dall’Agenzia dell’Entrate.

Nella circolare si legge che il CNGeGL ha ricevuto “rassicurazione da parte della Direzione dell’Agenzia delle Entrate circa l’imminente emanazione del provvedimento che individi anche gli iscritti nell’albo professionale dei geometri e geometri laureati quali soggetti da includere fra gli incaricati alla trasmissione in via telematica delle dichiarazioni di cui all’art. 3, comma 3, del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322 e s.m.i.”.

Una precisazione che fa tirare un sospiro di sollievo ai geometri che da sempre sono il punto di riferimento dell’utenza in tema di successioni mortis causa. Con la nuova trasmissione in via telematica contestualmente alla quale si potrà richiedere la voltura catastale automatica, sembrava che le loro competenze in materia fossero in qualche modo limitate, ma la circolare del Consiglio ha chiarito che i geometri continueranno ad essere tra le figure professionali abilitate alla presentazione. L’Agenzia delle Entrate ha confermato che nei prossimi giorni provvederà all’abilitazione dei servizi a favore dei geometri.

Ance: investimenti pubblici in scuole, infrastrutture e sicurezza per uscire dalla crisi

La crisi dell’edilizia può essere risolta con un approccio Keynesiano. Politiche espansive ed investimenti pubblici dello Stato sono per l’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, la ricetta per uscire dall’impasse in cui si trova da qualche anno il comparto edile.

Secondo l’associazione dei costruttori edili le imprese medio piccole sono a forte rischio collasso fino all’estate. I problemi di maggiore  entità sono le difficoltà nell’accesso al credito e il ritardo dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. In tutto, spiega il presidente Ance Paolo Buzzetti, sono stati persi 350 mila posti di lavoro ed è stato registrato un calo del 40% sia nell’erogazione di risorse pubbliche che negli investimenti privati.

Dato che, a detta di Ance, un miliardo investito in edilizia ne genera 3, lo Stato dovrebbe seguire alcune priorità per la ripresa. Investimenti pubblici in infrastrutture, scuole, contrasto al dissesto idrogeologico, riqualificazione urbana, manutenzioni e interventi per il risparmio energetico sembrano la soluzione per arrestare il calo degli ultimi anni. Da non sottovalutare neanche gli incentivi per favorire gli investimenti dei privati, motivo per cui i costruttori edili chiedono di ripristinare l’Iva sulla cessione di immobili dopo cinque anni dalla loro realizzazione. Misura che consentirebbe di ammortizzare i costi sostenuti nella fase di costruzione dei fabbricati.

Scritto da Paola Mammarella

Anac definisce le linee guida per il Codice Appalti

Gli operatori contestano “Non vengono scoraggiati i ribassi”
Con il nuovo Codice Appalti di Anac le Stazioni appaltanti saranno libere di scegliere i criteri di valutazione. Però non sono soddisfatti gli operatori che avrebbero voluto regole per scoraggiare i ribassi.
Le Stazioni appaltanti infatti potranno decidere le modalità di valutazione senza vincoli. Le linee guida, attuative del Codice Appalti, precisano che la scelta del criterio di aggiudicazione, la definizione dei criteri di valutazione, dei metodi e delle formule per l’attribuzione dei punteggi devono essere effettuate nella fase iniziale dell’appalto, che va dalla programmazione alla predisposizione della documentazione di gara.

Le linee guida partono dal presupposto che solo la Stazione Appaltante conosce il contesto in cui si svolge la gara. Per questo il testo orienta le Amministrazioni senza limitarne la discrezionalità, dà loro indicazioni su come definire i punteggi in base agli obiettivi. Le linee guida spiegano che per disincentivare i ribassi eccessivi bisogna valutare le offerte utilizzando formule che assegnano punteggi decrescenti all’aumentare del ribasso, un vincolo troppo blando secondo il Consiglio di Stato.