Il certificato di idoneità statica

Di Ing. Angela Mastrandrea – Responsabile Scientifico

Si avvicina la prima scadenza per la redazione del Certificato di Idoneità Statica per gli edifici con più di 50 anni del Comune di Milano. Il 26 Novembre 2019 si compiranno infatti i 5 anni dall’entrata in vigore del Regolamento Edilizio di Milano e dell’art. 11.6 che definisce l’obbligo del CIS.

Il concetto di Certificato di Idoneità Statica per gli edifici più vecchi di Milano è introdotta dall’art.11 comma 6 del Regolamento Edilizio:

“Tutti i fabbricati, entro 50 anni dalla data di collaudo delle strutture, o in assenza di questo, dalla loro ultimazione, dovranno essere sottoposti ad una verifica dell’idoneità statica di ogni loro parte secondo la normativa vigente alla data del collaudo o, in assenza di questo, alla data di ultimazione del fabbricato, che dovrà essere certificata da un tecnico abilitato. […]”

Il Comune di Milano ha dato poi forma all’obbligo di certificazione attraverso le linee guida per il controllo dell’idoneità statica delle costruzioni presenti sul territorio comunale; è stato così introdotto per la prima volta in Italia l’obbligo di verifica statica per gli edifici più vecchi pena l’inagibilità della struttura.

Le linee guida sono nate per rendere questi controlli socialmente applicabili, quindi meno onerose per i cittadini milanesi

Nel solo comune di Milano l’obbligo interessa circa 26.000 edifici privati e circa 1.000 edifici pubblici: tutti questi immobili dovranno essere sottoposti alle verifiche per il rilascio del Certificato di Idoneità Statica. Il CIS, oltre ad essere un obbligo, viene depositato presso l’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Milano con finalità di monitoraggio e di analisi statistiche del patrimonio costruito. Sono quindi le linee guida approvate il 25 Novembre con la Determina Dirigenziale n.7/2016 a dare forma e contenuto al Certificato di Idoneità Statica. Nelle “Linee guida per l’applicazione dell’art.11.6 del Regolamento Edilizio del Comune di Milano” vengono definite le modalità di controllo dell’idoneità secondo due criteri di indagine che corrispondono a due diverse fasi di approfondimento e quindi a due documenti distinti.

Le verifiche di primo livello sono analisi qualitative del fabbricato, vale a dire analisi basate sia su ispezioni visive che su valutazioni della storia e del contesto in cui l’edificio è posto. I controlli in questa fase hanno come fine l’esame delle seguenti criticità:

  • presenza di segnali di sofferenza,
  • presenza di interventi di modifica dell’organismo strutturale,
  • presenza di pericolo esterno,
  • presenza di elementi accessori al rischio.

Se l’edificio passa positivamente la prima fase d’indagine si ha il rilascio del Certificato di Idoneità Statica con una validità massima di 15 anni, compresi i 2 anni di prescrizione per l’attuazione di eventuali interventi.

Le verifiche di secondo livello si basano su indagini sperimentali e/o analitiche che consentano di valutare e definire come intervenire sulla struttura; questa seconda fase d’indagine va effettuata solo quando i controlli di primo livello non sono esaustivi o evidenziano situazioni di pericolo. Si rende quindi necessario effettuare la valutazione della sicurezza per la struttura secondo le disposizioni della norma vigente (capitolo 8 delle Norme Tecniche per le Costruzioni). Se l’edificio passa positivamente la seconda fase d’indagine si ha il rilascio del Certificato di Idoneità Statica che ha una validità massima di 15 anni.

Ora resta da vedere se la scandenza verrà prorogata o rispettata.

Noi di Beta Formazione vi terremo aggiornati