Dopo il sisma di Ischia, i Geologi chiedono urgenti misure di prevenzione

E intanto arriva a conclusione il progetto di elaborazione di una nuova Carta Geomorfologica d’Italia

Il terremoto di Ischia, ad un anno dal disastroso sisma che ha messo in ginocchio l’Italia centrale, ripropone il problema della fragilità e vulnerabilità del nostro Paese davanti ai rischi geologici, vulcanici e idrogeologici. Un allarme sollevato con forza dal presidente del Consiglio nazionale dei geologi, Francesco Peduto, il quale in una nota pubblicata sul sito ufficiale, non nasconde la sua perplessità per “la mancanza di atti concreti per la prevenzione. Si è parlato di tante cose, dall’informativa alle popolazioni alle lezioni nelle scuole, dal fascicolo del fabbricato alle assicurazioni sui fabbricati, dal rifinanziamento della carta geologica a quello per la microzonazione sismica fino alla necessità di abbattere le case abusive, ma un anno dopo non è stato fatto quasi nulla”. E davanti all’evidenza della situazione, suffragata anche dai numeri, che dicono che in Italia su 7.978 Comuni ben 5.581 sono a rischio dissesto idrogeologico, “le misure per la prevenzione non possono non essere al centro dell’agenda del prossimo governo”, sottolinea Peduto.

Il tutto mentre sono pronte da più di un mese le Nuove linee guida per la Carta Geomorfologica d’Italia, frutto di due anni di studi e ricerche, voluta fortemente dall’Associazione Nazionale dei Geomorfologi Italiani e sfociata in una commissione di lavoro, presto estesa anche al Consiglio Nazionale dei geologi. Si tratta di un nuovo modello di cartografia geomorfologica, di tipo gerarchico e multi scalare, definito a “oggetti” o a “copertura completa”, che diventa lo strumento base per capire l’evoluzione futura del nostro territorio rispetto ai fenomeni franosi, a quelli alluvionali, alle valanghe e ai fenomeni di erosione costiera.

La nuova Carta Geomorfologica è stata completata proprio mentre in Commissione Ambiente del Senato è iniziata la discussione sul Completamento della cartografia geologica d’Italia e la microzonazione sismica del territorio nazionale, che potrebbe essere tradotta in un ddl: sarebbe una svolta sul tema della Prevenzione in Italia, perché potrebbe portare lavoro per molti geologi, altri professionisti e imprese.