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32% di rinnovabili: questo l’obiettivo europeo per il 2030

L’accordo politico sulla promozione delle energie rinnovabili in Europa, raggiunto tra i negoziatori della Commissione, del Parlamento europeo e del Consiglio, ha un obiettivo vincolante: il raggiungimento del 32% di energia rinnovabile per il 2030, con una clausola di revisione al rialzo entro il 2023.

La nota di Bruxelles spiega che “Questa decisione contribuirà alla priorità politica della Commissione espressa dal Presidente Juncker nel 2014 affinché l’UE diventi leader mondiale nel settore delle rinnovabili, mantenga il suo ruolo di guida nella lotta contro il cambiamento climatico, nella transizione energetica pulita e nel raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi.”

L’idea iniziale del Parlamento Europeo era di innalzare l’obiettivo dal 27% (percentuale precedente) al 35%, alla fine si è arrivati al compromesso del 32%.

L’accordo contiene anche altri punti:

– un quadro normativo chiaro e stabile sull’autoconsumo;

– l’innalzamento degli obiettivi per i settori trasporto e riscaldamento/raffreddamento.

– il miglioramento della progettazione e della stabilità degli schemi di supporto per le energie rinnovabili;

– la semplificazione e riduzione delle procedure amministrative;

Gli Stati membri dell’UE dovranno includere i nuovi elementi della direttiva nella legislazione nazionale entro 18 mesi dalla sua entrata in vigore.

Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa commenta così il nuovo obiettivo Europeo “Finalmente i cittadini europei potranno diventare produttori di energia e questo cambierà il modello produttivo energetico. Vogliamo rafforzare la filiera e provare a colmare le lacune degli ultimi anni per consentire alle imprese italiane di svolgere un ruolo più rilevante nella competizione internazionale con soluzioni tecnologiche innovative. Inoltre, grazie alla nuova direttiva europea, cambierà anche il paesaggio ambientale delle nostre città, nelle quali si vedranno sempre più pannelli fotovoltaici per l’autoconsumo. E ci saranno indiscutibili vantaggi per le cooperative energetiche, poiché sarà più semplice realizzare i progetti legati alle rinnovabili”.