Limiti agli incarichi ai professionisti nella ricostruzione post-sisma

Lo prevede l’ordinanza emanata dal Commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani. In essa sono indicati anche i requisiti che i professionisti devono avere per accedere all’elenco speciale

Un tetto di 30 incarichi professionali e un importo di lavori che non superi i 25 milioni: sono questi i limiti fissati dall’ordinanza n. 12/2017 emanata dal commissario per la ricostruzione Vasco Errani, che regola il conferimento di incarichi di progettazione e di direzione dei lavori nei luoghi del Centro Italia colpiti più volte dal terremoto, l’ultimo quello di qualche giorno fa con 4 scosse superiori alla magnitudo 5. L’obiettivo dell’ordinanza è chiaro: evitare la concentrazione di incarichi nelle mani di pochi tecnici e professionisti.
L’ordinanza contiene anche l’elenco dei requisiti precisi che il professionista deve possedere per presentare domanda all’Elenco Speciale: devono essere iscritti all’albo professionale, in regola con gli obblighi formativi e con la contribuzione obbligatoria e non essere soggetti a sanzioni disciplinari. Devono, inoltre, possedere requisiti di affidabilità e di professionalità, adeguati e proporzionati alla natura ed alla tipologia dell’attività che intendono svolgere, e dovranno rispettare le clausole contenute nel contratto tipo per lo svolgimento di prestazioni d’opera intellettuale in favore di committenti privati per la ricostruzione post-sisma 2016, che verrà stipulato.
Nel caso del limite agli incarichi, sono però previste delle eccezioni: i limiti massimi possono essere aumentati, dal 25% al 35%, nel caso ad esempio di professionisti associati con giovani professionisti, oppure in presenza di comprovati requisiti di affidabilità e di professionalità, adeguati e proporzionati anche dal punto di vista organizzativo.
In una nota diramata, il Consiglio Nazionale degli Architetti (CNAPPC) attraverso il suo presidente Giuseppe Cappochin, ha espresso grande soddisfazione per le norme contenute nell’ordinanza del Commissario straordinario e per l’iscrizione nell’elenco speciale dei professionisti abilitati, individuando come la norma che impone limiti e tetti, “ferma l’accaparramento di incarichi”, vieta “il subappalto”, e finisce per accogliere “le richieste degli architetti italiani”.