Fiume

Ddl Cantiere Ambiente: richiesto finanziamento 25 milioni di euro per prevenire il dissesto geologico e manutenere i fiumi.

Il ministro Costa ha presentato al Senato la richiesta di finanziamento di 25 milioni di euro per prevenire il dissesto geologico e manutenere i fiumi. L’importante prevenzione dei rischi idrogeologici richiede l’approvazione immediata della norma Cantiere Ambiente.

Durante la seduta del Cip (conferenza istituzionale permanente) sono già stati approvati i programmi stralcio per l manutenzione idrogeologica dei territori dell’Appennino meridionale, delle Alpi orientali, Fiume Po, Appennino centrale e Appennino settentrionale, considerando le aree più a rischio dell’intera nazione.

Il ministro Costa ha confermato durante la seduta al Cip l’importanza della prevenzione per evitare disastri ecologici e geologici in situazioni di maltempo.

Per questo motivo sono stati stanziati 25 milioni di euro per prevenire il dissesto geologico e manutenere i fiumi,  mettendo in sicurezza e controllando i cinque territori su citati, attraverso programmi stralcio e azione programmatica nel lungo periodo per richiedere, li dove necessario, ulteriore budget di finanziamento.

Al momento l’urgenza è relativa al fiume Tagliamento e al fiume Sarno, per i quali sono stati previsti azioni strategiche e master plan al fine di definire al meglio il quadro della situazione e mettere in sicurezza le due aree ancora a grosso rischio idro geologico.

Durante la conferenza istituzionale permanente è stato introdotto anche il fondamentale tema dell’aspetto amministrativo e della necessità di reperire personale qualificato per mantenere alto il livello di studio e di gestione delle crisi, contribuendo quindi anche alla riqualificazione e formazione di personale addetto, e al reclutamento di professionisti altamente specializzati.

 

Il ministro Costa ha colto nuovamente occasione per stimolare gli enti locali a contribuire alla partecipazione e individuazione dello stanziamento fiscale, partecipando attivamente attraverso la presentazione di progetti necessari ad aprire i cantieri.

Dall’altra il ministro sollecita in maniera diretta e indiretta il senato affinché il ddl CantierAmbiente sia esaminato al più presto, data la necessitò e l’urgenza di alcune criticità nazionali e dato che il ddl è fermo in commissione, in Senato, dal 2 ottobre 2019.

 

Come da disegno di legge l’approvazione e l’esame del ddl Cantiere Ambiente risulterebbe necessario a velocizzare i tempi di intervento e la programmazione dei medesimi, attraverso un maggior potere territoriale e programmatico da parte dei commissari di governo, semplificando procedure ,velocizzando i tempi e i modi di finanziamento e rafforzando appunto la struttura di supporto regionale e locale.

Ad essere riorganizzate principalmente saranno le modalità di programmazione degli interventi attribuendo ai presidenti di Regioni, “quali Commissari straordinari delegati contro il dissesto idrogeologico ai sensi dell’articolo 10, comma 1, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91,” le funzioni di coordinamento e realizzazione degli interventi funzionali a garantire la salvaguardia del territorio e la mitigazione del rischio idrogeologico previsti nell’ambito di specifici Programmi d’azione triennale.

Il Programma si articola per piani annuali, come strumento flessibile volto ad individuare, da un lato, gli interventi puntuali da porre in essere, secondo una precisa cadenza temporale, dall’altro, le relative risorse.