Codice Appalti: approvate le modifiche urgenti
Le modifiche urgenti al Codice Appalti sono già in vigore: il decreto Salva Cantieri è infatti stato approvato ed è già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Vediamo le novità introdotte.
Le modifiche urgenti al Codice Appalti sono già in vigore: il decreto Salva Cantieri è infatti stato approvato ed è già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Vediamo le novità introdotte.
Un’analisi delle modifiche apportate al codice appalti apportate dalla legge 145/2018 (legge di Bilancio 2019)
Dall’11 novembre sono attive norme che cambiano il modo di operare e di agire delle imprese e dei professionisti del settore.
Appalti pubblici più trasparenti. Possibile con gli Open Data, seguendo un modello già consolidato a livello internazionale. Gli open data forniscono ai cittadini informazioni sulla gestione degli appalti pubblici e sulla presenza di possibili conflitti di interesse, tentando di mettere il sistema al riparo dalla corruzione.
Come emerge da fonti di stampa, le banche dati on line sugli appalti pubblici sono numerose, ma normalmente non sono open data. Significa cioè che anche quando l’accesso è gratuito e il servizio non è pensato solo per le aziende in cerca di appalti, i dati non sono disponibili con licenze aperte. Ad esempio, il servizio Visto, Visualizzazione interattiva della stima dei tempi delle opere, calcola le fasi di attuazione dei lavori. In Italia al momento esistono programmi per la verifica delle spese nei Comuni. Non sembrerebbero esserci invece iniziative per contro il conflitto di interesse.
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