Reddito professionisti, dal Fisco chiarimenti sulla contabilità semplificata

Chiarimenti del Fisco per i professionisti che utilizzano la contabilità semplificata. L’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 80/E/2012 ha spiegato che il documento riepilogativo, contenuto nell’articolo 6 del Dpr 695/1996, può essere utilizzato non solo per annotare le fatture attive o passive di importo inferiore a 300 euro, ma anche ai fini delle imposte sui redditi.
contabilitaNel documento riepilogativo devono essere indicati i numeri delle fatture, l’ammontare complessivo imponibile delle operazioni e l’ammontare dell’imposta distinto per aliquota applicata.
In altre parole, è possibile usare il documento riepilogativo per la registrazione degli incassi e dei pagamenti ai fini della determinazione del reddito professionale. A patto che, precisa la risoluzione delle Entrate, le fatture emesse o ricevute, annotate nel documento, siano state saldate.
Ciò significa che, ad esempio, non contribuiscono a formare reddito e non valgono per la determinazione delle imposte le fatture emesse,ma per le quali non è stato ancora incassato il pagamento.
Le fatture emesse o ricevute nel periodo di riferimento del documento riepilogativo, ma non ancora incassate, dovranno quindi essere annotate separatamente anche se il loro importo non supera i 300 euro.