Obbligo del BIM: un percorso in tre fasi.

Dal 2019 interesserà le grandi opere oltre i 100 milioni. Si arriverà a regime nel 2022. Resteranno esclusi i lavori semplici.

Scatterà tra poco più di un anno, all’inizio cioè del 2019, l’obbligo di progettare le grandi opere pubbliche con le procedure digitali del Building Information Modeling (Bim), ma solo per quelle che hanno un valore superiore ai 100 milioni. Poi, con una serie di scadenze progressive, quest’obbligo verrà esteso a tutte le opere, fino ad arrivare al 2022 quando il BIM diventerà obbligatorio per tutte le opere, a meno che nel frattempo non intervengano altre modifiche.

Sta entrando, dunque, nella fase decisiva il lavoro della Commissione Baratono, il team di esperti creato dal ministro Dalrio con l’obiettivo di scrivere il testo del decreto che dovrà fissare le modalità e i tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà del Building Information Modeling per le amministrazioni e le imprese. Entro febbraio del 2018 il testo dovrebbe essere completato. Il fatto che ad oggi non tutti i soggetti interessati al provvedimento sono preparati e formati – stazioni appaltanti, imprese e professionisti – spiega l’esigenza di arrivare a rendere obbligatorio il Bim in tre momenti diversi, dando a tutto il settore il tempo di adeguarsi.
Il primo obbligo scatterà, dunque, il 1° gennaio 2019 e riguarderà le grandissime opere, quelle sopra i 100 milioni: si prevede che non siano tantissime, dal momento che i dati del Cresme segnalano per il 2016 26 bandi. Il secondo obbligo riguarderà il triennio 2019-2021 e riguarderà molti più soggetti e molte più opere valutate però in base alla loro complessità e non al loro valore: in pratica il BIM sarà usato solo per le costruzioni strategiche, con particolari standard di sicurezza, con un alto affollamento di persone ad utilizzarle. Infine dal 2022 si prevede che tutto il sistema andrà a regime.

E’ importante, però, evidenziare che da questi obblighi sono esentati i lavori semplici che potranno essere effettuati con i metodi tradizionali.