Un accordo per regolarizzare il patrimonio immobiliare italiano.

Lo hanno sottoscritto Anci, FPC e i geometri italiani. L’intento è di velocizzare le operazioni di accatastamento.

E’ un’importante convenzione quella che giorni fa è stata siglata tra Anci (Associazione nazionale dei Comuni Italiani), Fondazione Patrimonio Comune, Consiglio nazionale geometri e geometri laureati (Cngegl) e Cassa italiana di previdenza dei geometri liberi professionisti (Cipag). In virtù di questo accordo, infatti, nato dall’urgenza di regolarizzare la situazione degli immobili non accatastati, vengono da un lato velocizzate tali operazioni di accatastamento dei fabbricati rurali nei Comuni Italiani attraverso l’aiuto di geometri qualificati per la redazione delle pratiche catastali e dall’altro tutti i Comuni interessati potranno contare su una lista di professionisti (fornita dai collegi provinciali di riferimento, il che garantisce i criteri di trasparenza) ai quali conferire gli incarichi per l’espletamento delle attività necessarie alla denuncia in Catasto Urbano dei fabbricati rurali di proprietà comunale.

I compensi professionali peseranno meno sui bilanci comunali in quanto la convenzione prevede che al tariffario delle prestazioni professionali di riferimento si applichi uno sconto del 20% e perché i costi delle operazioni di accatastamento potranno essere anticipati dalla Cassa dei Geometri (Cipag) con un fondo rotativo e, in un secondo momento, restituiti dalle amministrazioni comunali. I tecnici incaricati dovranno sottoscrivere l’accettazione dell’incarico, assumendo una serie di impegni. L’Anci, che aveva già avviato da tempo un’azione di sollecitazione nei confronti di tutti i Comuni, pensa che la convenzione sarà utile anche ad evitare il rischio di dover pagare per intero le sanzioni previste in caso di inadempienza, che arrivano a superare gli 8 mila euro per ogni immobile. La regolarizzazione tempestiva, invece, consentirebbe di sostenere solo il pagamento di 172 euro per ogni nuovo accatastamento. “La nostra partecipazione – dice Maurizio Savoncelli, presidente Cngegl, in un comunicato pubblicato sul sito del Consiglio – è finalizzata a mettere a disposizione dei Comuni le migliori competenze della categoria, nel rispetto del principio di sussidiarietà tra pubblica amministrazione e professionisti, che è stato rafforzato dal recente Jobs act per i lavoratori autonomi”.